La Buona Scuola in Tour

Pubblicato l’11 novembre 2014

L’iniziativa del Governo sulla scuola é partita con una buona premessa: ascoltare la base, cioè gli studenti, le famiglie, il mondo produttivo, i docenti e i lavoratori della scuola, insomma la società tutta.

C’é un sito web (labuonascuola.gov.it) tramite il quale chiunque può esprimere commenti e dare idee su come dovrebbe essere la scuola e cosa si può fare. In parallelo é organizzato un tour, nel quale  vari personaggi di rilievo (Ministro Stefania Giannini, Capo di Gabinetto Alessandro Fusacchia, Capo della Segreteria Tecnica Francesco Luccisano, Capi Dipartimento Sabrina Bono e Luciano Chiappetta) girano l’Italia partecipando ad incontri aperti nei quali possa avvenire un confronto sui temi de “La buona scuola”.

laBuonaScuola

Ieri, 10 novembre,c’é stato uno di questi eventi nella città di Trento,  presso il palazzo della Regione.

Ho partecipato, e riporto alcune impressioni.

L’organizzazione non era il forte dell’evento.   Non era preventivamente disponibile una scaletta, né  i partecipanti la ricevevano  a inizio evento.   Durante l’evento, in fondo alla sala alcuni tecnici armeggiavano con dei dispositivi e dei cavi di fibra ottica:  forse era pensato a uno streaming ma è stato predisposto troppo tardi? ( si lo so, il “pre-” è di troppo).

Al tavolo sedevano Luciano Chiappetta e la responsabile del Dipartimento della Conoscenza della Provincia Autonoma di Trento, Livia Ferrario,  oltre a un moderatore.  Il lungo intervento iniziale di Chiappetta  ha toccato quattro tematiche:

  • Legame scuola – mondo (Azienda – università)
  • Il problema della struttura operativa della scuola (gli organici)
  • La riduzione  dello spazio dato ad alcune materie  (es. arte figurativa, musica,  educazione motoria)  e la necessità di recuperarle
  • Il problema della valutazione del sistema (valutazione di prodotto,  valutazione dei docenti)

Alcuni di questi temi sono stati in parte riecheggiati nell’intervento di Livia Ferrario,  che verteva su:

  • Transizione scuola lavoro (sistema duale lavoro-scuola, poli di specializzazione)
  • Trentino Trilingue (competenze linguistiche: italiano, tedesco e inglese)
  • Gestione dell’ organico
  • Problema dell’inclusione (B.E.S. ecc.)

Se poi passati alla parte di ascolto, ovvero agli interventi diversi soggetti.  Lo schema seguito è stato deludente e vetusto.  Erano stati invitati a parlare soggetti istituzionali.  Il primo è stato rappresentante della consulta degli studenti.  Si è poi passati alle varie organizzazioni dei datori di lavoro: industriali, artigiani, agricoltori,  commercianti… E’ stato quindi il turno delle organizzazioni sindacali. Poi l’Università. Bene, la stragrande maggioranza di questi interventi (non proprio tutti) é riassumibile nel seguente messaggio: “SUM!” Nemmeno “cogito, ergo sum”, ma “sum” e basta: io (inteso come organizzazione) esisto. Un intervento sindacale é stato quasi una imbarazzante parodia della parodia che Crozza fa dei sindacalisti. Quanto al merito, fuoco ad alzo zero contro la valutazione, e barricate sull’anzianità di servizio.

crozza-fa-landini-e-camusso

Nel frattempo si é fatto mezzogiorno (l’incontro era iniziato alle 9:30, e la durata prevista era fino all’una). A questo punto hanno cominciato a prendere la parola i dirigenti scolastici (ne ho sentiti due prima di dover lasciare il consesso), ed ancora una volta uno dei due ha detto essenzialmente “SUM!”. Non so come siano andate le cose nel poco più di mezz’ora rimasta.

Ma davvero c’era bisogno di invitare a parlare, anche su base locale, i soggetti istituzionali invece che dare spazio a chi eventualmente avesse qualcosa da dire davvero? E poi, perché organizzare un evento di questo tipo al mattino, quando i docenti sono a scuola?

Ah già: e le competenze? Nominate di sfioro un paio di volte: per le competenze linguistiche, e come competenze necessarie sul mercato del lavoro. That’s all, folks.

That's all

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